Anche nel 2020, malgrado la drammatica crisi, le Banche popolari e del territorio, hanno destinato oltre 100 milioni di euro, quale quota degli utili non distribuiti, per finanziare iniziative di carattere prettamente sociale per il bene delle singole comunità. Circa 35 i milioni (il 35%) andati alla beneficenza e al sostegno sociale; 9 milioni (il 9%) per interventi di carattere sanitario e medico-scientifico; quasi 16 milioni per interventi di pubblica utilità e altrettanti in ambito artistico e culturale.
Nel presentare il ‘Bilancio Sociale 2020’, il Segretario Generale di Assopopolari, Giuseppe De Lucia Lumeno, sottolinea come «l’impegno di carattere sociale svolto dalle banche popolari assume, nel contesto attuale, un significato molto particolare. Mai come nell’anno passato, possiamo affermare che l’intera attività e lo sforzo complessivo delle banche popolari e del territorio possono essere considerati ‘attività sociale’. La crisi economica chiama ognuno a dare un contributo straordinario. Per le banche del credito popolare questo avviene attraverso il sostegno all’economia reale che è una regolare e quotidiana modalità di operare. Così è sempre stato e così sarà anche se, in questa fase, vista la drammaticità della crisi, l’operare in termini sociali assume un significato e un valore del tutto nuovi».