La conoscenza e la coscienza finanziaria sono particolarmente importanti in tempi in cui sempre più prodotti finanziari complessi sono facilmente disponibili per una vasta platea di popolazione. I governi di molti Paesi spingono ad aumentare l’accesso ai servizi finanziari, il numero di persone con conti bancari e l’accesso ai prodotti di credito è in rapido aumento. Inoltre, i cambiamenti nel mondo delle pensioni trasferiscono la responsabilità delle decisioni ai partecipanti che, precedentemente, hanno contato sui propri datori di lavoro o sui governi per la loro sicurezza finanziaria dopo il pensionamento. Senza una comprensione di base dei concetti finanziari, non tutti hanno gli strumenti utili e necessari per prendere decisioni relative alla gestione del proprio denaro. I soggetti finanziariamente “colti” hanno la capacità di fare scelte finanziarie informate per quanto riguarda il risparmio, gli investimenti, il prestito o altro, ma sono minoranze.
Costi significativi sono spesso frutto dell’ignoranza finanziaria. I consumatori che, ad esempio, non riescono a comprendere il concetto di interesse composto spendono di più per le spese di transazione, arrivano ad accumulare debiti più grandi e incorrono in tassi di interesse più elevati sui prestiti. Inoltre, essi finiscono per prendere in prestito di più e risparmiano meno denaro. In compenso, i potenziali benefici dell’alfabetizzazione finanziaria sono molteplici. Le persone con forti competenze finanziarie riescono meglio a pianificare e a risparmiare anche, ad esempio, per la pensione. Gli investitori preparati sono più propensi a diversificare il rischio attraverso la diffusione dei propri fondi con diversi strumenti.
È importante e utile identificare la misura di comprensione dei concetti finanziari di base della persone nonché capire quanto il livello di abilità finanziarie sia inferiore tra diversi segmenti sociali, tra uomini e donne, tra giovani ed anziani, tra persone più o meno abbienti. Anche perché sappiamo, ma utile è anche analizzarlo, che l’alfabetizzazione finanziaria influenza il comportamento finanziario. Il documento fornisce informazioni su una gamma assai vasta di Paesi, e si basa sulle iniziative della International Network of Finacial Education (INFE), dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), sulle indagini della Banca Mondiale, sulla capacità finanziaria delle famiglie, (World Bank Financial and household surveys) e su numerose iniziative di indagine nazionali che raccolgono informazioni sull’alfabetizzazione finanziaria.
Il grado di educazione finanziaria è stato misurato attraverso domande che valutano la conoscenza di base di quattro concetti fondamentali nel processo decisionale finanziario: la conoscenza del tasso d’interesse, dell’interesse composto, dell’inflazione e della diversificazione del rischio. I risultati dell’indagine sono preoccupanti. Nel mondo, solo un adulto su tre è finanziariamente alfabetizzato. All’alto tasso di analfabetismo, si aggiunge un elevato grado di disomogeneità tra paesi e gruppi. Le donne, ad esempio, i meno abbienti, e le persone meno istruite hanno maggiori probabilità di soffrire delle proprie lacune nella conoscenza finanziaria. Questo è vero non solo per le economie in via di sviluppo ma anche per i Paesi con mercati finanziari ben sviluppati.
A prescindere dal luogo in cui vivono, le persone con un’alfabetizzazione finanziaria relativamente alta tendono anche ad avere alcune caratteristiche in comune. Adulti che fanno uso dei servizi finanziari, quali conti correnti bancari e carte di credito, in generale, hanno una maggiore conoscenza finanziaria, indipendentemente dal reddito dichiarato. Anche le persone più povere che hanno un conto in banca hanno maggiori probabilità di essere finanziariamente alfabetizzate rispetto a soggetti poveri che non hanno un conto in banca; gli adulti benestanti che usano in genere carte di credito hanno una migliore capacità finanziaria rispetto agli altri adulti benestanti che non lo fanno. La relazione tra conoscenza finanziaria e servizi finanziari può funzionare in due direzioni: da un lato una maggiore alfabetizzazione finanziaria potrebbe portare ad una più ampia inclusione finanziaria, dall’altro attraverso un conto o l’accesso al credito, può anche approfondire le competenze finanziarie dei consumatori.
I dati elaborati, attraverso i quali risulta evidente dove le competenze finanziarie sono più forti e dove carenti, possono aiutare i soggetti interessati nel progettare politiche e programmi necessari per migliorare l’economia e il benessere degli individui in tutto il mondo, ma possono essere anche utilizzati dagli accademici, dalle autorità di regolamentazione, dai politici e dai finanziatori per misurare l’alfabetizzazione finanziaria in tutto il mondo.