(di Giuseppe De Lucia Lumeno*)
Si sono tenute ieri a Sondrio le esequie di Piero Melazzini, Cavaliere del Lavoro e Presidente Onorario della Banca Popolare della stessa citta’. Piero Melazzini del suo Istituto e’ stato l’artefice del successo e nella stessa banca ha percorso tutta la sua carriera fino a diventarne Presidente. La sua vita e’ stata talmente intrisa con la Popolare di Sondrio e la sua citta’ che ieri al suo funerale sembrava quasi presente in spirito. Tutto e’ avvenuto come se fosse sotto la sua regia.
Alle 13.30 la Chiesa era gremita di persone e con due minuti di anticipo, alle 13.58, e’ iniziata la cerimonia che e’ durata complessivamente 40 minuti. Per di piu’ la giornata era bella e piena di sole. Tutto perfetto come lui avrebbe voluto. La gente silenziosa e compita, con ordine entrava e con ordine e silenziosamente e’ uscita, tutti compresi nel dolore, ma, secondo me, convinti anche che l’anima di Piero aleggiasse all’interno della Chiesa.
Belli i ricordi personali del Presidente Venosta, di Mario Pedranzini, per tutta la vita suo fidato e intelligente collaboratore, ora Amministratore Delegato. Molto commovente e toccante in particolare il ricordo personale del Cardinal Ravasi. A sentire le parole di coloro che si sono succeduti nella commemorazione mi sono sovvenuti alla memoria, come lampi, i ricordi personali, i pensieri scambiati e immediatamente subentra il rammarico di non aver avuto piu’ tempo per approfondire ulteriormente il rapporto di amicizia. E allora tutto ti sembra troppo breve. Ma d’altronde tutto cio’ che finisce e’ troppo breve. Rammento di aver letto alcuni anni fa’ questa riflessione forte e sempre molto umana di S.Agostino. Il ricordo di questa frase mi ha accompagnato per tanto tempo, portando con se’ la questione decisiva che, inconsciamente o meno, sta dentro le nostre ore: e se tutto finisse? Eppure non ci si puo’ arrendere a questa ipotesi tanto e’ irragionevole e contraddittorio con tutto cio’ che ci costituisce. Allora la domanda diventa un’altra: com’e’ possibile salvare il tempo? Il ricordo? Come e’ possibile che le cose che rimangono non siano soltanto uno scorcio ingannevole? “Passa la scena di questo mondo”. E’ una espressione di San Paolo che deve essere letta, compresa e coniugata con quella parte della Sacra Scrittura, la quale afferma che con la morte la vita non e’ tolta, ma solo mutata.
Gli affetti, i ricordi, le cose comprese, le esperienze vengano azzerate dal passare del tempo? Io penso di no. Da qui la necessita’ di manifestare l’apprezzamento, l’affetto attraverso il ricordo di Piero Melazzini a pochi giorni dalla sua scomparsa.
Piero Melazzini è stato una personalita’ della realta’, bancaria ed economica italiana. Egli ha dedicato il suo tempo e tutte le sue energie all’attivita’ bancaria rivestendo per molti anni, in particolare, la carica di Presidente della Popolare di Sondrio e Vice Presidente dell’Associazione Nazionale fra le Banche Popolari, tra le molte altre. La morte di Piero Melazzini ha significato per me (oltre che per tutta la categoria), anzitutto, la perdita di un amico, con cui ho avuto occasione di condividere momenti di riflessioni e di scambio di idee. Era infatti un uomo che univa ad una profonda sensibilita’ un’intelligenza vivace e una indiscussa professionalita’ sul lavoro. Di lui ricordo l’acutezza di analisi e la comprensione dei problemi, unite ad una grande lucidita’ di azione. In particolare, colpiva la sua capacita’ di cogliere appieno le grandi trasformazioni in atto nella vita sociale ed economica del nostro Paese. Cosi’ grazie all’esperienza acquisita in anni di dedizione e di costante appassionato lavoro, egli aveva compreso la necessita’, in una economia via via divenuta globale, di un forte processo di crescita formativa e culturale delle Banche Popolari che consentisse di aumentarne la competitività’ sul mercato.
In queste brevi righe e’ riassunto lo spirito che ha animato la vita di Piero Melazzini, l’impegno di un uomo intelligente, vivace e volitivo, che ha fatto dei valori morali ed etici trasfusi nel lavoro di ogni giorno i capisaldi del suo agire.
(AGI) *Segretario Generale Associazione Nazionale fra le Banche Popolari Red